Si può uscire di casa, se si vive con un positivo? Le nuove regole per i "contatti diretti"

IGEA News | L’alleato digitale per la prevenzione e la cura della salute • gen 04, 2022

Lo smisurato aumento dei contagi nel mese di dicembre ha spinto il Governo a rivedere le regole di isolamento per i contatti stretti con i positivi. La ragione? Sempre di più, emerge il fatto che lentamente si stia passando da una pandemia a una endemia, grazie allo scudo fornito dai vaccini (seconde e terze dosi booster). 


Dal 31 dicembre 2021 sono, infatti, entrate in vigore nuove norme sulla quarantena per i positivi al Covid-19 e per le persone vicine ai contagiati


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Se si è positivi, senza sintomi e con terza dose, cosa fare?

Non solo i contatti stretti, le regole dell'isolamento cambiano anche per i contagiati con dose booster o con ciclo vaccinale completo da meno di 120 giorni: l'isolamento è ridotto a 7 giorni, a patto che siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno tre giorni. 

Al termine dei 7 giorni, sarà comunque necessario essere negativi a un tampone molecolare o rapido. 


Cosa significa essere un "contatto stretto"

Passiamo, ora, ai contatti stretti, cercando in primis di capire chi sono. Ad aiutarci, ancora una volta, il portale del Ministero della Salute che definisce un contatto stretto chi: 

  • vive nella stessa casa di una persona positiva; 
  • ha avuto un contatto diretto con il contagiato (anche una stretta di mano); 
  • è entrato a contatto con le secrezioni di un positivo;
  • ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un contagiato, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti;
  • si è trovato in un ambiente chiuso con un positivo, senza protezioni (mascherine);
  • ha viaggiato sui mezzi entro due posti da un positivo.


Cosa cambia per i non vaccinati?

Non ci sono novità per chi ha scelto di non vaccinarsi o per chi ha completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni. 

Resta valida la quarantena di 10 giorni dall'ultima esposizione e continua a esserci l'obbligo di un tampone molecolare o antigenico con esito negativo al decimo giorno. 


Nessuna quarantena per i contatti stretti?

Questo è il vero cambiamento. Secondo il nuovo Decreto, infatti, si stabilisce che non è richiesta la quarantena fiduciaria per: 

  • chi ha ultimato il ciclo vaccinale primario (senza richiamo) da 120 giorni o meno; 
  • chi è guarito dal Covid-19 da 120 giorni o meno; 
  • chi ha ricevuto la terza dose.

Si rende necessaria, però: 

  • un'attenta auto-sorveglianza; 
  • l'obbligo della Ffp2 sino al 10 giorno dal contatto stretto.



Chi vive con un positivo può uscire?

La risposta è sì: chi è vaccinato con due o tre dosi da meno di 120 giorni o chi è guarito dal Covid-19 da meno di quattro mesi può uscire di casa, anche in caso di positività in famiglia. 

Ciò che conta è non avere sintomi ed evitare assolutamente contatti con chi è in isolamento nell'abitazione, oltre all'obbligo di indossare una mascherina Ffp2 per 10 giorni. 

Il periodo di auto-sorveglianza per i negativi dura 5 giorni.

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