Cardiopatie congenite, vediamo come “scoprirle”

IGEA News • gen 16, 2022

Ma cosa intendiamo con cardiopatia congenita? Vediamo insieme di capirne di più.


Holter Pressorio o Cardiaco

Cosa sono le cardiopatie congenite e quali sono le cause?

Una delle più grandi sfortune che possa incontrare un bambino sin dalla nascita è sicuramente quella di soffrire di una cardiopatia congenita, una malformazione che può rappresentare un vero dramma spesso senza fine.

Una malattia congenita è tale perché è presente sin dalla nascita e, nello specifico, le cardiopatie rappresentano quelle malattie congenite che interessano il cuore.



Il feto, infatti, comincia ad avere un primo sviluppo dell’area cardiovascolare intorno al diciottesimo giorno di gestazione. È solo durante i successivi processi di embriogenesi delle stesse strutture, però, che si cominciano a manifestare le prime malformazioni, pur senza chiare evidenze cliniche. Queste, infatti, dipendono dalla propria gravità della patologia e dalla situazione del feto.


Vi è una classificazione delle cardiopatie congenite, ovvero:

  •  Criterio clinico – Possono essere lievi (si risolvono spontaneamente poco dopo la nascita del feto), moderate (significative alterazioni che necessitano appositi trattamenti in età pediatrica) e, infine, severe (malformazioni potenzialmente invalidanti che vanno curate con più interventi e possono essere mortali).
  •  Criterio anatomico – Semplici (malformazioni causate da una valvulopatia o da un minimo difetto di settazione), complesse (più malformazioni sono combinate tra loro).

Esiste inoltre un’ulteriore classificazione che le divide in:

  •  Congenite cianogene con ipoafflusso polmonare, laddove vi è una malformazione nella parte destra della struttura cardiaca
  •  Congenite cianogene con iperafflusso polmonare, dove si presenta un difetto nella comunicazione tra le strutture cardiache e quelle vascolari

Le cause delle cardiopatie congenite possono essere diverse. Tra queste, individuiamo:

  •  Cause genetiche (aberrazioni cromosomiche o malformazioni genetiche)
  •  Malattie ereditate dalla madre (patologie autoimmuni, infezioni materne, esposizioni a sostanze teratogene, problematiche legate a diabete)


Quali avviene una diagnosi di cardiopatia congenita?

La maggior parte delle cardiopatie congenite si possono riscontrare durante il periodo di gestazione grazie all’ecografia morfologica, eseguita solitamente intorno al settimo mese di gravidanza e che permette di verificare eventuali difetti cardiaci. In questi casi, la madre può sottoporsi a delle cure presso dei centri specializzati che permetteranno di affrontare il problema nel miglior modo possibile.


In altri casi, la cardiopatia congenita è riscontrabile solo dopo la nascita: è questo il motivo per cui è necessario controllare le mucose e il colorito della cute non appena il bimbo o la bimba viene alla luce. Particolarmente importante è, ovviamente, verificare accuratamente la zona cardiaca, per poter valutare l’eventuale stabilità del ritmo cardiaco.

Esistono inoltre alcuni esami diagnostici per scoprire una cardiopatia congenita, come:

  • Visita del cardiologo
  • Elettrocardiogramma ECG
  • Radiografia del torace
  • Ecocardiogramma
  • Cateterismo cardiaco / angiocardiografia

Tutti questi esami permettono di comprendere appieno l’eventuale necessità di un intervento di procedura correttiva che, nella maggior parte dei casi, è di tipo chirurgico.


Quali sono le cure più indicate?

Le cardiopatie congenite, a parte alcuni casi fortunati di piccoli difetti che si risolveranno spontaneamente con la crescita (vedi alcuni tipi di difetti interatriali), rappresentano patologie di competenza del cardiochirurgo pediatrico.


Questo, infatti, valuterà, a seconda della complessità della cardiopatia, se ricorrere a un intervento di chirurgia radicale – ossia risolutivo di tutti i difetti presenti – oppure un intervento palliativo, ossia una sorta di intervento”ponte” per consentire la crescita del bimbo e la successiva correzione totale mediante una operazione successiva.


Ovviamente, la ricerca non si ferma mai. E i progressi della cardiologia consentono oggi numerosi tipi di tecniche correttive, applicabili nel singolo caso. Oggi, inoltre, esiste persino la possibilità di ricorrere al trapianto di cuore, eseguibile anche in età pediatrica.


Come cambia lo stile di vita dei bambini affetti da cardiopatie congenite?

Purtroppo, la presenza di una malattia del cuore in un bimbo rappresenta una problematica che va gestita a diversi livelli, ovviamente sempre in rapporto alla complessità della patologia.


Va infatti considerata la necessità di seguire il piccolo durante la crescita, sottoponendolo anche a controlli frequenti e, spesso, a numerosi interventi, con implicazioni intuitive anche sulla sua vita relazionale e scolastica.


Soprattutto in questi casi, il compito di un centro di cardiologia pediatrica è quello di offrire anche supporto psicologico sia al bambino sia ai genitori, che deve essere infatti organizzato in modo tale da fornire ogni aiuto possibile ed in qualsiasi fase della malattia, al di fuori di ogni vincolo burocratico.


Si pensi solo alla preoccupazione che i genitori possono sviluppare anche solo nei confronti di un semplice un rialzo febbrile, che spesso induce lo stesso pediatra che viene interpellato a demandare la problematica alla struttura ospedaliera che lo tiene in cura.




Green pass base, rafforzato, booster: quali sono le differenze! | IGEA SALUS Centro Medico
Autore: IGEA News 17 gen, 2022
La differenza tra green pass base, rafforzato e booster sta a indicare quali tipi di Certificazione verde COVID-19 sono validi per diversi utilizzi e periodi di tempo, che possono variare con l’evolversi della situazione epidemiologica. Il Governo ha stilato delle FAQ nelle quali le differenze tra i diversi tipi di green pass e come ottenerli.
IGEA News | Mancanza di appetito un nuovo sintomo della Omicron: le cause?
Autore: IGEA News | 16 gen, 2022
Tosse, perdita di olfatto, naso che cola e... mancanza di appetito! Già, pare che la variante Omicron del nuovo Coronavirus si riconosca anche per questo sintomo, che si aggiungerebbe alla lista dei segni dell'infezione.
Covid Abruzzo, dati aggiornati: 3570 nuovi positivi 1382 guariti | IGEA News
Autore: Regione Abruzzo 14 gen, 2022
Sono 3570 (di età compresa tra 2 mesi e 100 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 159002. Dei positivi odierni, 2225 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido.
Regione Abruzzo, dal 12 gennaio gli esiti dei tamponi online | IGEA News
Autore: Regione Abruzzo 12 gen, 2022
Nella MIA Regione potrai trovare tutti i servizi a cui puoi accedere per visualizzare i tuoi documenti. Torna spesso per verificare quali servizi sono accessibili
Quando nell’elettrocardiogramma c’è qualcosa che non va | IGEA News
Autore: IGEA Nws 10 gen, 2022
Consigliato periodicamente nei soggetti a rischio e negli anziani, il test dell’elettrocardiogramma non è invasivo, risulta molto semplice da eseguire e non prevede particolari indicazioni di preparazione all’esame. Nonostante la sua affidabilità, alle volte è necessario eseguire delle analisi più approfondite.
In vigore dall'8 gennaio 2022 l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni e più
Autore: Ministero della Salute 08 gen, 2022
In Gazzetta ufficiale il decreto legge 7 gennaio 2022 n. 1 "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore". Il provvedimento mira a “rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione.
IGEA News | Le nuove regole per i
Autore: IGEA News | L’alleato digitale per la prevenzione e la cura della salute 04 gen, 2022
Dal 31 dicembre 2021 sono, sono entrate in vigore nuove norme sulla quarantena per i positivi al Covid-19 e per le persone vicine ai contagiati.
Tampone rapido o molecolare: quanto va fatto? | IGEA News
Autore: IGEA News 28 dic, 2021
Parlare di corsa ai tamponi non è corretto, la si potrebbe definire una vera e propria maratona che, da Nord a Sud (isole comprese), sta riguardando tutti. La domanda che ci si pone in questi giorni di "festa" (da dimenticare) è "sono stato a contatto con un positivo"? E, diciamocelo, l'ansia la fa da padrona.
Share by:
IGEA SALUS Centro Medico